Ultimamente ho partecipato ad un salotto (se così possiamo chiamarlo) fotografico su zoom e l’argomento principale era: come dovrebbe essere un fotografo professionista in quest’Era?
La domanda potrà sembrare banale ma essendo la fotografia un mezzo alla portata di tutti rispetto al ventesimo secolo si fa un po’ di confusione su che cosa sia un fotografo professionista.
Gli aspetti che dovrebbe avere sono: padronanza della tecnica, cultura della fotografia, consapevolezza di se stessi, creatività e aver qualcosa da raccontare.
Essere padroni della tecnica è fondamentale per poter lavorare, saper gestire la luce e ottenere il risultato nel minor tempo possibile fa di un fotografo un professionista.
Un esempio classico è quando durante un matrimonio sei con gli sposi e in meno di mezz’ora devi creare un piccolo album di loro due che ricorderanno per sempre.
Attenzione ho detto FOTOGRAFO non GRAFICO, molti confondono queste due figure: il fotografo ottiene di norma 80% dello scatto e solo il 20% dalla Post Produzione, il grafico fa l’esatto contrario.
Uno dei problemi più grandi dei fotografi contemporanei e pensare che tanto si possono risolvere i problemi o aggiungere elementi mancanti in fase di scatto in post produzione, ma questo li rende sicuramente dei grandi grafici, in quanto alla fine dei conti porteranno il risultato voluto al cliente, tuttavia come fotografi saranno degli inetti se la maggior parte dello scatto è un lavoro fatto al pc.
Studiare la storia della fotografia e studiare la fotografia d’autore rende un fotografo preparato e arricchisce il modo in cui vede la realtà che fotografa, quindi studiare è un aspetto fondamentale per crescere in questo settore.
Essere consapevoli di se stessi è un aspetto psicologico su cui bisogna lavorare costantemente per fare della fotografia la TUA fotografia, essere chiusi solo sull’aspetto tecnico di permetterà di fare belle fotografie ma senza identità o peggio con l’identità di qualcun altro.
Il fotografo è pur sempre un artigiano e nei suoi lavori c’è sempre una parte di lui; purtroppo molti danno per scontato questo aspetto e lo sottovalutano, cercando modelli da copiare e riprodurre creando lavori di altri.
Essere creativi anche quando ci commissionano un lavoro preciso, spesso siamo legati alle richieste dei clienti ma quando si scatta non lo si deve fare solo per lui ma anche per noi, quindi bisogna fare il lavoro richiesto e in aggiunta sperimentare cose nuove, magari al cliente piacerà il risultato o male che vada rimarranno a te.
Infine se non si ha qualcosa da raccontare o non si ha la curiosità di cercare è inutile fare il fotografo, se non si visualizza la fotografia prima di scattarla difficilmente uscirà qualcosa di interessante o di utile.
Uno scrittore di certo non farà uscire nessun capolavoro se non sa cosa scrivere.
Questo per me è essere un fotografo professionista, colui che lavora costantemente su questi fondamenti e cerca sempre di migliorarsi.